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Assegnato il "Sigillum novariae 2021"

23 gennaio 2021

L'amministrazione comunale del Comune di Novara ha assegnato il riconoscimento Sigillum Communitatis Novariae a tutti i cittadini che abbiano dedicato il loro impegno nel mantenere vive le relazioni di aiuto verso coloro che si siano trovati in difficoltà in seguito allo stato di emergenza sanitaria. L'Ostetrica Angela Maccagnola, Presidentessa dell'Ordine delle Ostetriche, ha espresso, a nome di tutte le iscritte, la gratitudine per aver visto riconosciuto l'impegno dei sanitari. Non è scontato vedere ricordato il lavoro delle ostetriche in questa situazione d'emergenza. Anche il percorso nascita, nonostante il momento di gioia, può essere drammaticamente condizionato dall'emergenza.

Come per gli altri sanitari, anche per la professione ostetrica l’emergenza pandemica ha comportato un maggior impegno sul piano organizzativo, assistenziale e relazionale. I numerosi cambiamenti organizzativi, pressochè quotidiani nella prima fase dell'emergenza, hanno imposto alle ostetriche una enorme flessibilità nella riorganizzazione degli spazi, dei tempi e dei modi di prestare assistenza. A questo si aggiunge il fatto che l'intervento dell'ostetrica trova le basi nella relazione che spesso utilizza forme di comunicazione non verbale: si pensi, ad esempio, agli ambulatori di fisiologia, ai corsi di accompagnamento alla nascita o alle consulenze per allattamento. La stessa assistenza al parto utilizza gesti come il tocco o gli sguardi che sono ostacolati dalle barriere protettive usate per proteggersi dalla malattia. L'ostetrica ha un ruolo attivo nell'aiutare la donna a ricercare posizioni antalgiche che favoriscano la discesa del bambino o della bambina e rendano più facile e meno doloroso il travaglio. Queste attività sono condizionate dalla necessità di indossare i dispostivi di protezione individuale a copertura integrale. Tutto ciò aumenta la complessità dell’assistenza non solo per la fatica di doverli indossare per un intero turno di lavoro ma soprattutto perché rende particolarmente difficile costruire e gestire la relazione di aiuto con la donna. È capitato che le donne esprimessero il dispiacere di non avere potuto mai vedere in volto le ostetriche che le hanno assistite, arrivando a chiedere una fotografia. Va anche considerato che le donne Covid positive si sono trovate, fino ad oggi, a vivere l’esperienza del parto da sole senza poter essere accompagnate dal partner. L’ostetrica rappresenta quindi per loro l’unica figura di sostegno. Le nuove indicazioni regionali del DIRMEI, fortunatamente, alla luce delle nuove conoscenze sulla malattia, hanno da pochi giorni modificato questo approccio prudenziale utilizzato nella prima fase.

Il ringraziamento della Presidentessa va a tutte le ostetriche che quotidianamente continuano ad esercitare l'arte maieutica nonostante le numerose difficoltà legate alle condizioni emergenziali contingenti.

Nell'immagine l'articolo de "Il Ricreo" n. 3 del 22 gennaio 2021

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